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EDITORIALE

COME MUOVERCI?

A cura di Roberto Galli

Dopo gli anni paralizzanti della pandemia, muoverci ci è sembrato un miracolo.

Da fermi abbiamo guardato vicino, ma è solo il movimento che ci permette di guardare lontano.

Abbiamo imparato che occorre avere la capacità di tenere d’occhio un orizzonte ampio e lontano, ma allo stesso tempo quella di indagare anche il più piccolo dei fatti economici di un’impresa per capirla a fondo. Ci sono due modi di camminare: il primo, è quello di chi guarda dove mette i piedi, fa attenzione a ciò che calpesta, cercando di non inciampare. Il secondo è quello di chi guarda in alto e decide dove andare in base a quello che vede. Il primo modo è  per chi pianifica, organizza e con metodo esegue. Il secondo è per chi è in cerca di qualcosa di nuovo e silascia ispirare nelle scelte.

Qual è il giusto cammino per chi guida un’impresa?

Entrambi: non c’è pianificazione efficace se questa non tiene conto degli sviluppi e delle prospettive future. Ci serve per poter conoscere nel dettaglio quello che accade nella realtà lavorativa che viviamo, ricostruire i fatti economici, analizzare i cambiamenti necessari, costruire bilanci e report. Una volta raggiunto l’obiettivo, alziamo la testa e cambiamo prospettiva.

Noi artigiani dobbiamo essere in grado di individuare una strada tra le tante possibili. Con qualsiasi mezzo decidiamo di muoverci, l’importante è saper cambiare prospettiva con la mente e cambiare l’angolazione da cui guardiamo le cose.

Solo questo ci farà intravedere l’arrivo!